Storia di una testata
Dal 1921 al 1925
Il quotidiano Il Popolo Veneto è stato fondato a Padova il 31 dicembre 1921, come organo regionale del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo, dopo che il quotidiano cattolico padovano La Libertà aveva sospeso le pubblicazioni con la fine di settembre. Direttore fu Luigi Agostino Mondini mentre don Riccardo Ruffatti, già direttore de La Libertà e ancora direttore de La Difesa del Popolo, fece parte della redazione. Oltre ai deputati popolari del Vebeto, collaboratori furono Giulio Seganti, Filippo Meda, Giovanni Gronchi, Filippo Crispolti, Italo Mario Sacco, Giuseppe Corazzin. A causa delle limitazioni alla libertà di stampa e di espressione e delle ripetute violenze fasciste, il giornale cessò le pubblicazioni il 22 maggio del 1925. In allegato a Il Popolo Veneto usciva La Festa, per la direzione letteraria di Giovanni Papini e la direzione artistica di Guido Marussig.
Dal 1945 al 1976
Nel 1945 la Democrazia Cristiana, a Venezia, inizia a pubblicare un settimanale, poi quindicinale, con la testata Il popolo del Veneto sotto la direzione di Pietro Lizier. Le pubblicazioni si protrarranno, tra varie vicissitudini, fino al 1976.
Dal 2004 ad oggi
La testata Il Popolo Veneto è stata recuperata da Emanuele Bellato durante alcune ricerche d’archivio, nella Biblioteca del Seminario di Rovigo, per la compilazione della tesi di laurea su Battista Soffiantini ed il sindacalismo cattolico nel XX° secolo. Registrato il 22 ottobre 2004 presso il Tribunale di Rovigo, il giornale è stato curato da volontari con la passione per il giornalismo. Pur privilegiando la pubblicazione online, sono stati realizzati e diffusi anche alcuni numeri speciali cartacei e per un periodo il giornale è uscito nelle edicole in abbinamento con “L’AltroVicentino”.
Il 18 ottobre 2022 la testata viene iscritta al Tribunale di Padova, con proprietario ed editore Massimo Toffanin e direttore responsabile Stefano Valentini, trasformandosi in mensile online di attualità, cultura e divulgazione storica.