La strada intrapresa
Riscontri che ci incoraggiano a crescere, per affrontare i tempi che viviamo e che ci attendono
La strada che abbiamo intrapreso, decidendo di rilanciare la testata del Popolo Veneto – carica di passato, proiettata nel presente e nel futuro – è appena iniziata, ma siamo fiduciosi nelle opportunità che questa rinnovata avventura racchiude in sé e promette. Le collaborazioni, e con esse la varietà delle tematiche, andranno via via allargate, i meccanismi di aggiornamento rodati e affinati, ma i riscontri raccolti finora sono già molto incoraggianti e ci confermano d’avere compiuto la scelta giusta.
L’intento, lo ribadiamo, è contemperare le due anime che ispirano una pubblicazione come questa, ovvero la riscoperta della storia e l’attenzione per l’attualità.
Quanto alla prima, i lettori possono riscontrare da sé l’elevata qualità dei contributi proposti da autori preparati e competenti, in grado di suscitare interesse rievocando eventi, personaggi, situazioni e circostanze che hanno segnato ciascuno a proprio modo, su di un orizzonte ora locale ora più vasto, le vicende del territorio veneto. Per quanto concerne l’attualità, lo sguardo su quanto ci circonda non ha, né avrà mai, finalità di contrapposizione o di polemica fini a loro stesse, ma sempre di proposta costruttiva, anche quando espressa in forma pungente: a monte di questo atteggiamento sta il nostro auspicio di una riscoperta della partecipazione e del coinvolgimento di tutti, o quantomeno di molti, alle istanze della collettività. In questo facciamo nostra la lezione di alcuni riferimenti storici significativi che, i lettori lo avranno notato, volentieri ricorrono tra le righe degli articoli: l’esempio di chi ci ha preceduto offre spesso indicazioni feconde anche per affrontare, con serietà e consapevolezza, i tempi che viviamo e che ci attendono.
Tempi che, oltre a noi, attendono i giovani, chiamati ad immaginare e costruire il proprio domani in un mondo che muta sempre più velocemente. Ogni generazione ha dovuto confrontarsi con numerosi cambiamenti e novità, ma tale fenomeno si è oggi accentuato più di quanto fosse immaginabile. Ragazzi e ragazze interagiscono ogni giorno, e ogni minuto, con un ambiente dominato da tecnologie e situazioni che noi stessi, adulti, spesso non padroneggiamo o sentiamo estranee, a differenza del passato quando era la generazione precedente ad introdurre la successiva alle problematiche della vita.
Nell’infinita vastità di internet, disseminata in pari misura da opportunità e pericoli, è lecito chiedersi quanto spazio rimanga per un pensiero che sia creativo, autonomo, perspicace: un pensiero che permetta di orientarsi, di compiere le proprie scelte e non subire quelle di una maggioranza spesso inerte, di riflettere e ragionare sulle cose. Solo così si può aggiungere qualcosa al mondo, alla conoscenza accumulata prima di noi e a quella che si produce di giorno in giorno, solo così si può arricchire la realtà, portando in essa qualcosa che prima non c’era e che grazie all’inventiva, all’intuizione, alla fantasia si rivela e fa la sua comparsa.
Per questo è importante non dimenticare mai l’importanza del linguaggio, che tende sempre più a semplificarsi e impoverirsi, ma rimane una delle nostre più grandi ricchezze: più parole si conoscono, più vocaboli si sanno usare con proprietà, più è facile attingere al proprio mondo interiore e manifestare al meglio le proprie idee, i pensieri, le sensazioni. Nel nostro piccolo, ma mettendo in atto cura e rigore, con “Il Popolo Veneto” aspiriamo a concorrere anche a questo.