La premiazione delle 100 migliori imprese della Bassa Padovana

Dall’incontro, organizzato dal Gruppo Nem e da ItalyPost, sono emerse numerose tematiche di grande rilievo

Giovedì 26 giugno abbiamo partecipato all’ulteriore incontro organizzato dal gruppo Nem e da ItalyPost: “Le 100 migliori imprese della Bassa Padovana” presso l’Auditorium di Banca Adria Colli Euganei a Lozzo Atestino.

L’ospite Mauro Giuriolo, presidente di Banca Adria Colli Euganei, e gli organizzatori hanno accolto i numerosissimi partecipanti, nonostante il clima torrido, con alcune riflessioni interessanti che riportiamo come premessa:

  • «L’incertezza frena gli investimenti Ma le aziende sono liquide e redditizie», incertezza legata certamente al perdurare della guerra in Ucraina, all’esplodere dei conflitti in Medio Oriente e alla battaglia dei dazi scatenata dall’amministrazione di Donald Trump.
  • Il territorio è il primo, in Veneto, dove l’iniziativa Best Performer viene ripetuta anche in questo 2025, dopo la prima edizione del 2024.
  • il 2023 ha visto le turbolenze del post Covid appianarsi, dando respiro al territorio e permettendo alle aziende di irrobustirsi. Alcuni dati rendono evidente questo fenomeno. Le cento Best Performer hanno realizzato ricavi aggregati per 3,1 miliardi, con una crescita del 3,2 per cento rispetto al 2022, ma i margini sono cresciuti molto di più, con un margine operativo lordo complessivo che è salito da 363 a 439 milioni, passando dal 12 al 14 per cento del fatturato.

Come spesso accade partecipando a questi incontri emergono alcune dinamiche significative che riportiamo a ricordo dell’incontro:

  • anche la Bassa Padovana è un territorio storicamente ricco di iniziativa imprenditoriale. Quello che manca e serve, adesso, è fare il salto dimensionale: i proprietari non devono più pensare di bastare a loro stessi, devono essere pronti ad aggregarsi e ad aprire il capitale, perché solo così avremo le dimensioni necessarie per reggere nella competizione globale, che si preannuncia sempre più difficile. Il fattore dimensionale è aspetto culturale proprio dell’imprenditore che spesso è combattuto tra l’idea di autonomia-libertà e quella di dimensione-riduzione della libertà decisionale.
  • La capacità di innovare crea da un lato fiducia e dall’altro favorisce certamente il mercato. Diventa potentissima se le organizzazioni del sistema mettono a fattor comune la propria innovazione anziché tenerla per se…. Condividere le idee, i risultati ottenuti, le soluzioni immaginate rappresentano il nuovo modo di essere imprenditore da quello di azienda a quello di sistema
  • Ci vuole lungimiranza e spirito positivo un altro aspetto evidenziato dai testimoni. Essere imprenditori significa in fondo questo!
  • L’importanza del rapporto con le Banche del territorio: quello che fa la differenza è la relazione con i nostri clienti, la capacità di ascoltare e dare risposte. Il rapporto umano è la chiave del nostro successo» ci ricorda Tiziano Manfrin direttore generale di Banca Adria Colli Euganei
  • Un ulteriore aspetto evidenziato dalle aziende testimoni e vincitrici dei loro settori è l’impatto del “capitale umano” sul raggiungimento dei risultati. I testimoni hanno raccontato le diverse iniziative che, non da oggi, hanno intrapreso per “mettere al centro le persone” e hanno riconosciuto l’importanza della costanza nel tempo, escludendo l’approccio spot-sporadico. Il collegamento sviluppo del capitale umano-risultati aziendali è per queste aziende un paradigma consolidato e si manifesta non solo nelle dichiarazioni, ma anche nei comportamenti dei decisori. A sostenere ciò, enfatizzano che la complessità del momento e le nuove dinamiche demografiche, comportano ulteriori investimenti nelle politiche rivolte al capitale umano:
  • si sente sempre più la necessità di dedicare un presidio dedicato alle persone gestito da professionisti in grado di sostenere il business
    • la people strategy deve essere collegata al piano strategico e quindi coerente con gli obiettivi di business e di mercato
  • Gli imprenditori presenti hanno sottolineato l’importanza della capacità del territorio di crescere nel suo complesso e di affrontare le tante sfide che la complessità dell’economia contemporanea pongono alle imprese. Ci richiama il tema dell’impatto dell’azienda sul proprio territorio e quanto riesca effettivamente a dare alla comunità in cui si trova al di là delle certificazioni di sostenibilità.

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