Il centenario della morte di Sebastiano Schiavon
Gli incontri realizzati nel corso del 2022
Dopo quasi due anni di inattività dell’Associazione Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon a causa del Covid, la Biblioteca di Rubano organizza, in autunno del 2021, un incontro con l’intervento di Francesco Jori, giornalista, scrittore oltre che componente molto propositivo del Comitato scientifico del Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon. Cosa particolare perché Francesco era stato colpito dal virus tra i primi, quando ancora non c’era il vaccino e, da quel novembre 2019, non si era ancora ripreso completamente Questa era dunque una buona occasione per incontrarlo. Ma una volta salutato, Francesco riferisce in dialetto veneto: «Ricordàte che il ventidò xe sento ani che xe morto Sebastiano. Bisogna che fasemo qualcossa»: un invito che serve a scuoterci dalla biennale apatia anche perché, neanche ci fosse una regia occulta, dopo due giorni anche Enrico Rinuncini, ex sindaco per due legislature e ora consigliere comunale di Ponte San Nicolò paese natale di Sebastiano Schiavon, fa lo stesso discorso.
Preso allora dal fuoco dell’entusiasmo, il Comitato scientifico del Centro studi stende il progetto “Centenario della morte di Sebastiano Schiavon” che si sviluppa lungo tutto il 2022 per ricordare il personaggio. Ottiene il patrocinio della Provincia di Padova, di Ponte San Nicolò luogo natale, di altri otto comuni dove Sebastiano ha operato da sindacalista e politico, dell’Associazione Levi-Montalcini e di Opes Mind società di consulenza. Il progetto, che vede protagonisti anche noi pronipoti, si articola in sei convegni e prevede la pubblicazione di tre volumi.
Si inizia il 30 gennaio 2022, giorno dell’anniversario della morte di Sebastiano Schiavon, a Ponte San Nicolò, per raccontare l’ambiente giovanile e la sua vita con interventi di Daniela Borgato, Massimo Toffanin e intermezzi del soprano Sara Fanin e del tenore Enrico Masiero, accompagnati al pianoforte da Davide Fagherazzi. Alcuni passi tratti dai discorsi di Schiavon sono letti da Olivia Schiavon, Silvia Schiavon, Luca Schiavon, presentati da Marco Toffanin: tutti pronipoti dell’onorevole e soci fondatori dell’Associazione.
Il mese successivo, il 18 febbraio, a Padova nella sala antica del Consiglio provinciale, da lui frequentata come consigliere dal 1910 al 1920, alla presenza di Fabio Bui e di Paolo Giaretta, l’esperto in pubblica amministrazione Filiberto Agostini traccia il periodo storico padovano di allora.
Sempre a Padova, il 18 marzo, nella sala Barbarigo della curia vescovile, Paolo Giaretta presenta lo storico della chiesa Gianpaolo Romanato che fa un excursus sul difficile periodo politico di inizio novecento, mentre Giovanni Ponchio parla di Schiavon sindacalista di Dio.
Il 28 aprile a Legnaro, nella sala dell’agricoltura dell’Università di Padova, lo storico dell’economia Andrea Caracausi e il sociologo Silvio Scanagatta approfondiscono l’analisi degli ambienti di lavoro e dei primi scioperi cattolici nel padovano. Presenta Olivia Schiavon.
Il 25 giugno ad Asiago, in sala consiliare, i sociologi Enzo Pace e Silvio Scanagatta ricordano che Sebastiano ha diretto le lotte contadine anche sull’altopiano dei Sette Comuni e ha difeso in parlamento i 100.000 profughi provocati dalla spedizione punitiva. Presenta il convegno Marco Toffanin, con interventi alla chitarra di Massimo Favaretti.
Il ciclo si conclude il 2 dicembre a Ponte San Nicolò con interventi di Paolo Giaretta, Francesco Jori e Massimo Toffanin che ricordano lo Schiavon politico.
I già citati Paolo Giaretta, Giovanni Ponchio, Francesco Jori, Gianpaolo Romanato, Silvio Scanagatta e Massimo Toffanin sono alcuni dei componenti del Comitato Scientifico del Centro studi.
Come anticipato, a questo ricco programma segue la pubblicazione della tesi di laurea di Schiavon De Ciceronis Epistularum Sermone, le ristampe del romanzo storico I luoghi di Sebastiano e della biografia Sebastiano Schiavon. Lo strapazzasiori, ad opera di Valentina Editrice di Stefano Valentini.