Il Coro Mani Bianche di Padova: un nuovo capitolo di inclusione musicale

Un progetto innovativo dell’Associazione Nova Symphonia Patavina

Nel 2024, la città di Padova ha accolto una nuova importante realtà musicale: il Coro Mani Bianche, un progetto innovativo nato all’interno dell’Associazione Nova Symphonia Patavina e diretto dal Maestro Carolina Boncoddo, con la collaborazione del soprano Sara Fanin come preparatrice vocale. Per comprendere appieno il valore e l’importanza di questa iniziativa, è necessario risalire alle sue origini, che si intrecciano con la storia di uno dei più rivoluzionari progetti di educazione musicale: El Sistema venezuelano.

El Sistema: le radici dell’inclusione attraverso la musica

Il progetto El Sistema nacque nel 1975 dalla visione del maestro José Antonio Abreu, musicista e uomo politico venezuelano. In un paese segnato da profonde disuguaglianze sociali, Abreu intuì il potenziale della musica come strumento di riscatto sociale. Iniziò donando strumenti musicali ai bambini di Caracas, creando un modello educativo che si sarebbe poi diffuso in tutto il mondo.

El Sistema si basa su un’educazione musicale pubblica, gratuita e capillare, organizzata attraverso una rete di “nucleos” (centri di insegnamento) distribuiti sul territorio. Il programma si distingue per il suo approccio collettivo all’apprendimento musicale, dove i musicisti più esperti educano i più giovani, creando un circolo virtuoso di crescita e condivisione.

L’impatto di El Sistema è stato tale da ispirare più di 70 progetti nel mondo e oltre 100 in Europa. In Italia, il programma è stato introdotto nel 2010 grazie all’impegno del maestro Claudio Abbado, figura chiave nel portare questa rivoluzione musicale nel nostro paese. Oggi, El Sistema Italia conta 65 nucleos in 15 regioni, coinvolgendo più di 10.000 ragazzi.

Dal Venezuela all’inclusione: nascita del Coro Mani Bianche

È proprio all’interno di El Sistema che, nel 1991, nasce il Coro Mani Bianche (Coro de Manos Blancas), grazie all’intuizione di Jhonny Gómez, musicista dell’Orchestra Simón Bolívar. Questo progetto rappresenta un’evoluzione naturale della missione inclusiva di El Sistema, espandendo il concetto di accesso universale alla musica per includere anche le persone con disabilità, in particolare quelle ipoacusiche, attraverso un innovativo linguaggio meta-musicale.

Il progetto si basa sulla Coromanologia, un linguaggio gestuale che nasce dall’interazione tra la Lingua dei Segni (LIS) e un sistema di graficizzazione ideato da Johnny Gomez e Naybeth García, direttrice del coro e formatrice. Questo sistema, noto come Gestosemiografia, crea un ponte tra il gesto corporeo e quello musicale, permettendo una vera e propria fusione tra espressione vocale e gestuale.

La peculiarità del Coro Mani Bianche sta nella sua struttura: è formato da due cori interdipendenti, dove persone con e senza disabilità si uniscono in un’esperienza artistica unica. Non si tratta semplicemente di un coro accompagnato da un gruppo che traduce la musica in linguaggio dei segni, ma di una vera e propria integrazione artistica dove ogni elemento è essenziale per il risultato finale.

Il Coro Mani Bianche in Veneto

Nel territorio veneto, il primo passo verso questa tradizione è stato compiuto nel 2015 con la nascita del Coro “Mani Bianche del Veneto” presso l’Istituto Comprensivo di Vedelago (TV), sotto la direzione della docente Chiara Cattapan. Questo progetto pionieristico, il primo e unico nel suo genere in Veneto, ha aperto la strada a nuove possibilità di inclusione attraverso la musica.

La nascita del Coro Mani Bianche di Padova

L’idea di portare questa esperienza anche a Padova ha preso forma gradualmente. Nova Symphonia Patavina, associazione attiva dal 2011 e composta da giovani musicisti professionisti, ha iniziato a interessarsi alla metodologia del coro mani bianche già nel 2018, quando il direttore artistico, Maestro Davide Fagherazzi, partecipò a una masterclass tenuta da Chiara Cattapan. Nel 2022, l’associazione ha organizzato un workshop a Padova all’interno dell’annuale “Festival InCanto”, invitando la stessa Cattapan per promuovere il progetto nel territorio.

Il sogno si è finalmente concretizzato nel 2024 con la nascita del Coro Mani Bianche di Padova, che si riunisce ogni lunedì pomeriggio nella sala parrocchiale della Chiesa di Santa Rita da Cascia grazie anche alla disponibilità del parroco don Romeo Sinigaglia che ha accolto da subito il progetto. Carolina Boncoddo, una professionista che unisce competenze musicali e terapeutiche, è stata scelta dal maestro Davide Fagherazzi per guidare questo nuovo percorso. Laureata in Pianoforte presso il Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, Boncoddo ha una formazione specifica in musicoterapia e nella Music Learning Theory di Edwin Gordon. La sua esperienza include collaborazioni con scuole e associazioni tra Mestre, Venezia e Padova, dove ha portato la musicoterapia a bambini con bisogni educativi speciali e a pazienti in situazioni di fragilità.

Nova Symphonia Patavina: un impegno per l’inclusione

La nascita del Coro Mani Bianche rappresenta l’ultimo tassello di un percorso che Nova Symphonia Patavina ha intrapreso verso l’inclusione sociale attraverso la musica. L’associazione, che comprende un’orchestra sinfonica, un’orchestra di fiati e un coro, si è sempre distinta per il suo impegno nella promozione culturale del territorio e nella valorizzazione dei giovani artisti. Negli ultimi anni, ha posto particolare attenzione ai temi dell’inclusione sociale, vedendo nel Coro Mani Bianche un’opportunità per ampliare ulteriormente questo impegno.

Il Coro Mani Bianche di Padova rappresenta così non solo un nuovo capitolo nella storia musicale della città, ma anche un importante passo avanti nel percorso verso una società più inclusiva, dove la musica diventa strumento di comunicazione universale e di crescita collettiva, seguendo la strada tracciata da El Sistema e arricchendola con nuove esperienze e possibilità.

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