Rispetto e tutela per le persone anziane, è necessario un impegno di ampio respiro

Non è sufficiente tamponare le falle delle difficoltà individuali e soggettive

Raggiri, truffe e abbandono, sono i principali pericoli della popolazione anziana, soprattutto quella parte che si trova in condizioni di non autosufficienza.

Le istituzioni pubbliche invece di programmare efficaci ed esigibili interventi di prevenzione, ampliando la rete dei servizi pubblici domiciliari e distrettuali, si limitano a tamponare la falla delle difficoltà soggettive, con semplici palliativi (qualche limitato contributo economico).

Gli anziani non sono una “calamità naturale”, sono persone alle quali va tutelata la loro dignità e garantiti i loro diritti di cittadinanza.

I Comuni, che da troppi anni subiscono il taglio sui trasferimenti statali, dovrebbero anche farsi carico dei servizi eccezionali per gli anziani, con quali soldi? Il Governo è chiamato a rispondere anche alla recente richiesta d’incontro, delle Segreterie Nazionali CGIL CISL UIL Pensionati, sull’annoso problema della pesante compartecipazione: “rette case di riposo”. 

La Regione Veneto cosa fa? Prevede aiuti soltanto per circa sessantamila anziani (un numero basato su delle generiche stime e non su un reale monitoraggio costante dei fabbisogni) a fronte di una percentuale di anziani che supera il 18 per cento (circa il 6% sono non autosufficienti). 

Sugli anziani (purtroppo non solo per loro) siamo di fronte a delle preoccupanti criticità sociali: perdita (circa il 30%) del potere d’acquisto delle pensioni; incertezza alle prestazioni sociali e sanitarie.

Il fondo nazionale e quello integrativo regionale per la non autosufficienza e la disabilità, se fossero adeguatamente finanziati ed attuati, darebbero concrete risposte alle richieste di “aiuto umanitario” delle fasce di popolazione con patologie invalidanti e contribuirebbero ad alleggerire gli oneri a carico delle famiglie.

Oltre ai livelli essenziali di assistenza (LEA) sanitari, vanno definiti e garantiti quelli nell’ambito della personalizzazione degli interventi sui seguenti diritti: informazione ed accesso; valutazione individuale e/o familiare; prestazione condivisa; accompagnamento nel percorso stabilito; servizi integrati (domiciliari, semiresidenziali e residenziali) nelle varie fasi di cura; assistenza e sostegno.

Questo insieme di prestazioni, da far confluire nella “cabina di regia del welfare generativo”, è un esempio di programmazione che si contrappone all’ improvvisazione politica.

Su questi temi, a fronte della “disponibilità” a sostenerli, sono convinto che il Volontariato e il Terzo Settore continueranno ad affiancare, con la sussidiarietà costituzionale, le azioni sociali delle amministrazioni comunali.    

Ti potrebbero interessare anche questi articoli

Se il domani appare sempre più indecifrabile

“Perfino il futuro una volta era meglio”, è stato scritto. Sembrerebbe una battuta e probabilmente voleva esserlo, avendone il tono, e del resto l’autore – il tedesco Karl Valentin (1882-1948) – disponeva anche di un’arguzia comica: ma è comunque una…Continua a leggere →

I pericoli e la ferocia di un capitalismo che si mostra insofferente ad ogni regola

Siamo già ad un quarto del secolo nuovo. Non ha portato con sé una ventata di ottimismo. Semplificando: nella riorganizzazione del mondo ha vinto il capitalismo. Un capitalismo speculativo, basato più sul controllo di flussi finanziari da cui estrarre il…Continua a leggere →

Il Giardino dei Giusti di Abano Terme: aggiunti due nuovi nomi ai molti già presenti

Il 29 aprile 2019 il Consiglio comunale di Abano Terme istituì il “Giardino dei Giusti dell’Umanità” di Abano Terme, individuandone l’ubicazione presso il Giardino Rio Caldo in via Previtali. La finalità di questa iniziativa è chiarita dal Regolamento che la…Continua a leggere →

Il tempo di un nuovo Risorgimento, debitori alla passione del primo

Ho visto una foto. Una foto in bianco e nero, come rigenerata da antiche radici di un tempo tremendo, sepolte e vive. Quattro soldati con i fucili pronti, cinque civili colpevoli o innocenti di qualcosa, pronti, vivi per l’ultima volta, in…Continua a leggere →

La Giornata nazionale in memoria delle vittime civili dei conflitti: le due stragi padovane

Il 1° febbraio di ogni anno, per mantenere viva la memoria, viene celebrata la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre. Tale manifestazione, istituita nel 2017, quest’anno assume un valore particolare in quanto secondo l’AOAD (Action on armed violence) nel…Continua a leggere →