A beneficio dei non autosufficienti

Una addizionale Irpef per i redditi alti, con finalità solidaristiche: perché no?

Nel suo intervento, durante il confronto con gli imprenditori aderenti alla Confapi svoltosi a Piazzola sul Brenta l’11 aprile scorso, il Presidente della Giunta Regionale ha, per l’ennesima volta, ribadito che anche nel 2024 non vi sarà alcuna addizionale Irpef in Veneto, per lasciare nelle tasche dei veneti (soprattutto dei più ricchi…) un po’ di euro in più. Come dichiarazione ad effetto, per finalità di propaganda elettorale, certamente ha un impatto accattivante sull’opinione pubblica. Però il Presidente dovrebbe (deve) anche informare i suoi interlocutori che, da molto tempo, le Confederazioni sindacali (per quanto mi riguarda, in particolare, la Cgil, alla quale sono iscritto da oltre 50 anni) annualmente invitano la Giunta del Veneto ad applicare l’addizionale Irpef regionale sui redditi oltre i 60 mila euro. Di fatto una “tassa di scopo” con finalità solidaristiche e per ridurre la gravosa compartecipazione economica a carico delle persone non autosufficienti o malate e delle loro famiglie.

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