1989-2024: i 35 anni dell’Auser

La straordinaria intuizione di Bruno Trentin per l’autogestione delle prestazioni sociali

Grazie alla straordinaria intuizione di Bruno Trentin, figlio del veneto antifascista, docente universitario, Silvio Trentin, nel 1989 a livello nazionale la CGIL e lo SPI (sindacato dei pensionati) promuovono la nascita di AUSER, associazione di volontariato e promozione sociale con finalità di sussidiarietà costituzionale nell’autogestione di prestazioni sociali. In particolare, CGIL e SPI costituirono AUSER per togliere dall’isolamento e dall’abbandono le persone anziane e per offrire a loro (ma anche ai giovani) opportunità di protagonismo sociale, progettando e realizzando: socializzazione delle esperienze; partecipazione nelle azioni di sussidiarietà volontaria orizzontale; solidarietà verso i più deboli; condivisione dei diritti e dei doveri costituzionali; sostegno convinto ai valori della pace e della fraternità; supporto al welfare generativo. In quello stesso anno (1989) prende vita, con formale atto notarile, l’AUSER veneto con primo presidente il compianto Antonio Quadretti, nato in Polesine e per anni residente a Feltre, in quel territorio è stato impegnato in attività di cultura e di apprendimento permanente, l’università popolare. Con il suo positivo retroterra di ben trentacinque anni di attività sociale, AUSER (in applicazione del recente Codice del Terzo Settore e riconosciuta dall’Ente Regione e in convezione con molte Amministrazioni Pubbliche Locali) è una dinamica e riconosciuta realtà associativa, presente in quasi tutti i comuni del Veneto, con centinaia di strutture (sedi operative) di volontariato e di promozione sociale, supportata da migliaia di tesserati: donne e uomini che annualmente, liberamente, si associano ai Circoli AUSER territoriali. In questi trentacinque anni di impegno quotidiano tutta l’AUSER ha applicato i propositi del suo fondatore, Bruno Trentin, che si possono così sintetizzare: “Con la scommessa di far nascere AUSER, noi della CGIL e dello SPI, stiamo facendo i conti (n.d.r. siamo nel 1989) con una forza straordinaria, quella del volontariato, delle donne e degli uomini della terza età, che può aprire, non solo agli anziani, la strada ad un’etica della solidarietà, che assuma come punto principale di riferimento: la dignità della persona”. Inoltre, sempre Bruno Trentin, precisava: “AUSER è un’associazione volontaria, non è collaterale, è un’associazione che si autogoverna dove tutti sono studenti e docenti, anche quando svolgono attività culturali e formative”. Sono proponimenti che ritroviamo (anche) negli insegnamenti di don Lorenzo Milani e di monsignor Giovanni Nervo. AUSER non solo ha realizzato, concretizzato e sviluppato una quantità enorme di azioni solidaristiche e di aiuto a persone fragili, povere, abbandonate e non autosufficienti, ma è stata ed è attivamente impegnata anche: nel trasporto sociale; nell’accompagnamento protetto; nell’invecchiamento attivo; nel tempo libero; nella cultura; nell’apprendimento permanente intergenerazionale; nel contrasto a furti e raggiri; nella prevenzione a determinate patologie; nella qualità della vita; nella ginnastica leggera; nei soggiorni climatici; nella raccolta fondi per progetti di solidarietà; nelle mobilitazioni per la pace. Tutte le realtà associative territoriali AUSER, da sempre, hanno costruttivi rapporti collaborativi con le pubbliche amministrazioni: Comuni; Ulss; Case di Riposo Rsa; Centri Diurni e di sollievo. I Circoli e le Presidenze provinciali AUSER annualmente sottoscrivono convenzioni collaborative in attuazione della co-programmazione e della co-progettazione. Nello spegnere le trentacinque candeline, come socio, auguro “lunga vita” all’AUSER per il bene della comunità.

Ti potrebbero interessare anche questi articoli

Sempre meno lettori in un mondo ogni giorno più complesso

Sono ormai decenni che si ripetono gli allarmi sul declino della lettura, una tendenza che appare sempre più rapida, marcata e irreversibile. Il web è pieno di articoli che esaminano in dettaglio la situazione ed è pertanto inutile, qui, ribadire…Continua a leggere →

Adulti educati e grati: una riflessione sul tempo presente

L’invito a rivolgersi agli insegnanti con un pensiero grato e le riflessioni del direttore Stefano Valentini, pubblicate nell’editoriale dell’11 settembre scorso su Il Popolo Veneto, assumono un significato particolare alla luce della pubblicazione del documento Education at a Glance 2024 dell’Ocse. I…Continua a leggere →

La Marmolada, Regina delle Dolomiti

Sin da piccolo ho avuto la fortuna di conoscerla e ammirarla così straordinariamente perfetta in ogni suo particolare. Quando desidero viverla, non faccio altro che uscire dall’uscio del Museo della Guerra che gestisco al Passo Fedaia e alzare lo sguardo…Continua a leggere →

Prigionieri di guerra inglesi in Veneto: il campo di Ponte San Nicolò

Senza l’importante contributo di ricerca di Rogers Absolom, che raccolse il suo lavoro nel volume A strange Alliance (La strana alleanza), oggi non avremmo un quadro esauriente di un fenomeno così complesso e diffuso come l’assistenza data da molte famiglie…Continua a leggere →

L’impegno di Sebastiano Schiavon contro l’analfabetismo

Nel biennio 1911-1912 Sebastiano Schiavon si trasferisce a Firenze quale dirigente dell’Unione popolare e dalla città toscana comincia a girare il centro e nord Italia per aprire uffici del lavoro, casse rurali, cooperative agricole, fondare sindacati cattolici dei lavoratori della…Continua a leggere →