Redazione e collaboratori

La redazione

Maria Luisa Daniele Toffanin, poetessa e scrittrice padovana, promuove corsi di scrittura e iniziative culturali quali la presentazione dei suoi libri nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e il concorso di poesia e disegno “Mia Euganea Terra”, giunto nel 2023 alla quattordicesima edizione e ispirato dalla fortunata esperienza del libro Per colli e cieli insieme mia euganea terra (2002, con quarta di copertina di Andrea Zanzotto). È inoltre ideatrice e promotrice, assieme a Massimo Toffanin, del concorso-progetto “Insieme per Rocca”, nato dopo la tempesta Vaia che colpì duramente i territori di Rocca Pietore (Bl), un’iniziativa che assegna borse di studio e trova origine nel libro La casa in mezzo al prato (2018). Vari anche i progetti di sostegno al disagio scolastico nell’ambito dell’Associazione Levi-Montalcini. Collabora con ‘Oltreoceano-CILM’ dell’Università di Udine e con riviste letterarie, su cui pubblica recensioni e articoli. Per molti anni ha organizzato gli incontri letterari mensili, documentati nei relativi quaderni, del Cenacolo di Poesia di Praglia “Insieme nell’Umano e nel Divino”, ideato con l’abate padre Norberto Villa. Molti i volumi pubblicati, pluripremiati e oggetto di numerosi consensi critici: Dell’azzurro ed altro (1998, 2000), A Tindari (2000, 2001), Per colli e cieli insieme mia euganea terra (2002, 2024), Dell’amicizia-My red hair (2004, 2006), Iter ligure (2006), Fragmenta (2006), E ci sono angeli (2011), Appunti di mare (2012), L’attesa perlata di stelle e rugiada (2014), Segreti casentini ed oltre a primavera (2014), Florilegi femminili controvento (2015), Sottovoce a te madre (2015), Matteo e Gigetto il rospo di mare (racconto, 2016), Magia di attese (2016), Dal fuoco etneo alle acque polesane (2017), La casa in mezzo al prato (2018), Pionieri a San Domenico (2019), La stanza alta dell’attesa tra mito e storia (2019), Diamantini, diamantini, che vita, bambini! (racconto, 2020), Diario pandemico al vento dei fiori (2023), Quei due merli che cercano casa (2023); sue poesie sono inoltre presenti in antologie tra le quali I Poeti di via Margutta volume 81 (2022) e Macedonia di colori, suoni, emozioni al vento dei soffioni (2022). Insieme a Massimo Toffanin ha pubblicato i romanzi storici I luoghi di Sebastiano (2015, 2022) e La grande storia in minute lettere (2018). Ha curato Una Padova altra. La libreria Draghi: osservatorio di cultura (2012) e, con Mario Richter, gli Atti del convegno da lei organizzato Il sacro e altro nella poesia di Andrea Zanzotto (2013). Alla sua poesia sono stati dedicati numerosi scritti, tra cui due monografie: Silvana Serafin, Pensieri nomadi e Mario Richter, La poesia di Maria Luisa Daniele Toffanin. Particolarmente significativi, tra le moltissime presentazioni (spesso in ambienti prestigiosi quali la Sala Rossini e la Sala del Redentore a Padova o la sala dei convegni a Praglia), due momenti particolari di poesia e musica. Il primo a palazzo Montanari di Vicenza, promosso da Intesa San Paolo, in cui sono presentati i salmi di Padre Norberto Villa, tratti dalla raccolta La mia barca è una conchiglia, e le liriche dell’autrice di Per colli e cieli insieme mia euganea terra: un felice connubio fra musica e poesia illustrato da Renzo Pegoraro, docente di Bioetica alla facoltà teologica del Triveneto, con letture di Federico Pinaffo e musiche di Nicoletta Zannoni al flauto e Paolo Censori al pianoforte. Il secondo a Luvigliano, dove sono protagonisti gli stessi autori e vengono lette poesie tratte da Come una goccia di rugiada (di Norberto Villa) e da Fragmenta. Lettrice Paola Lucarini di Firenze, nuovamente presentatore Pegoraro e musicisti Zannoni e Censori. www.marialuisadanieletoffanin.it

Marco Destro, laureato nel 2013 in Giurisprudenza all’Università di Ferrara, dal 2016 esercita la professione presso il suo studio GD LEX, nel quale è titolare nei seguenti ambiti: diritto del terzo settore (consulenza e assistenza ad associazioni e enti, difesa in giudizio degli stessi, partecipazione ai tavoli di confronto con le pubbliche amministrazioni), diritto penale (reati contro la persona, contro il patrimonio, contro la pubblica amministrazione; reati ambientali, edilizi e urbanistici; reati connessi a stupefacenti, guida in stato di ebbrezza, cybercrime), diritto penale dell’impresa (reati societari, truffe contrattuali, reati fallimentari comprese le bancarotte, le false comunicazioni sociali, l’aggiotaggio; redazione di modelli organizzativi e assistenza stragiudiziale e giudiziale in tema di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ex D.Lgs. 231/2001), diritto commerciale e societario (costituzioni di società, cessioni di quote e rami d’azienda, operazioni straordinarie, crisi d’impresa; contrattualistica d’impresa, contenzioso brevetti e marchi, due diligence). Si dedica attivamente all’impegno politico e sociale nel proprio territorio.

Davide Fagherazzi, nato a Belluno il 24 gennaio 1984, inizia gli studi musicali a sei anni e si diploma in pianoforte al Conservatorio Pollini di Padova con il M° Marina Nessenzia, perfezionandosi poi con il M° Giorgio Lovato presso la Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro (Ve).Nel 2005 inizia gli studi di direzione corale e nel 2007 quelli di Paleografia Musicale e Canto Gregoriano, dapprima alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova e in seguito presso l’abbazia di Santa Giustina con i professori Franco Colussi, Lucia Boscolo, Lanfranco Menga, Giorgio Bonaccorso, Franco Magnani, Letizia Butterin, Aldo Natale Terrin e Alberto Turco.Nel 2011 comincia gli studi di direzione d’orchestra e nel 2013 entra all’Istituto ISEB di Trento, dove ha per maestri Alex Schilling e José Rafael Pascual-Vilaplana e si diploma nel giugno 2016.Nel 2017 inizia ad approfondire lo studio del canto lirico con il soprano Tatiana Aguiar.In parallelo alla propria attività artistica, consegue nell’ottobre 2011 la laurea magistrale in Ingegneria Elettronica, con indirizzo Microelettronica, presso l’Università di Padova.Docente di informatica, marketing e gestione e organizzazione d’impresa nella scuola superiore, da sempre coniuga nei suoi progetti arte (musica, pittura e scultura), scienza e tecnologia. Dal 2003 svolge un’intesa attività concertistica, come pianista e direttore di cori e orchestre.Si è esibito spesso, come pianista e organista, in concerti di musica classica e sacra. Nell’estate del 2005 è stato invitato ad esibirsi all’“Accademia Cusanus” di Bressanone, in un concerto in onore di Papa Benedetto XVI. Nella primavera 2007 ha composto la musica di scena per l’opera teatrale “Novecento” di Alessandro Baricco, con la regia di Nicola Ciaffoni.Dal 2005 al 2011 ha assunto la direzione dei cori maschile e misto del Collegio Universitario “Don Nicola Mazza” di Padova. Nel 2011 fonda Nova Symphonia Patavina, realtà che riunisce oltre cento musicisti under 35 provenienti da tutto il Veneto e organizzati in un’Orchestra sinfonica, un’Orchestra di fiati e un coro, di cui è attualmente direttore artistico e musicale (www.novasymphoniapatavina.it) operando in Italia e all’estero.Negli ultimi anni è stato invitato a dirigere diverse realtà sinfoniche e corali quali l’Orchestra Filarmonica della Franciacorta, l’Orchestra del Concentus Musicus Patavinus dell’Università di Padova e il Coro Grande della Consulta ASAC Padova.Dal 2020 è socio di ANDCI, Associazione Nazionale Direttori di Coro Italiani, e membro della redazione della rivista “Dirigo”.Nel maggio 2011 ha ricevuto dal Comune di Belluno il primo premio della giuria di qualità “Giovani Talenti Made in Belluno”, concorso per l’individuazione di giovani bellunesi tra i 15 e i 35 anni che si siano distinti per aver raggiunto il successo e l’eccellenza in ambito sociale, artistico, professionale, scolastico o sportivo.Nel 2017 è stato selezionato da Emilie Wapnick per un’intervista, curata da Davide Grieco, nell’ambito del progetto sulla multipotenzialità ideato dalla scrittrice e imprenditrice canadese.

Paolo Giaretta, laureato in scienze politiche, è stato sindaco di Padova dal 1987 al 1993 e Senatore della Repubblica del 1996 al 2013. Ha fatto parte del secondo governo Prodi in qualità di sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico. Come dirigente della Camera di Commercio di Padova, si è occupato di politiche locali per lo sviluppo e la crescita d’impresa. Ha fondato l’Associazione Scuola Veneta di Politica per la formazione dei cittadini, in particolare giovani, nel campo della politica e delle istituzioni democratiche. È attualmente vicepresidente della Fondazione Orchestra da Camera di Padova e del Veneto. Opinionista e saggista, è autore di numerosi libri: fra i più recenti Con i se e con i ma, fare politica ai tempi dell’antipolitica (Venezia 2014); La Padova del Sindaco Crescente 1947-1970 (con Francesco Jori, Padova 2017), Viritaly 2020, paure, incertezze e speranze nell’Italia contagiata (con Filiberto Tartaglia, Ferrara 2020), Un club e la sua città, i settanta anni del Rotary Club Padova (Padova 2020), Identità e rappresentanza politica nel Veneto della Repubblica, 1948-2020: elementi per una storia politica (Padova 2020).

Giovanni Ponchio, laureato nel 1976 in Filosofia presso l’Università di Padova, per 41 anni ha insegnato Lettere, Storia e Filosofia in alcuni licei di Padova e dal settembre 2021 ricopre il ruolo di Preside dell’Istituto Barbarigo. Dal 1993 al 2001 ha diretto la scuola di formazione all’impegno sociale e politico della diocesi di Padova. Dal 1998 al 2001 ha svolto, per conto della Conferenza Episcopale Italiana, la funzione di coordinatore delle sessanta scuole di formazione allora esistenti in Italia. Ha fatto parte del gruppo di studio “Etica e finanza”, presso la sede romana della CEI, Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro, gruppo che nell’ottobre del 2000 presentò al vasto pubblico la prima riflessione della chiesa italiana su etica e finanza internazionale. È iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti del Veneto ed è direttore responsabile di alcune testate periodiche. Nel gennaio 1996 è stato eletto presidente del consiglio di amministrazione del Sistema bibliotecario di Abano Terme, consorzio di Comuni che produce servizi per le biblioteche associate e altri enti convenzionati, ruolo nel quale è stato riconfermato dall’assemblea dei soci nel 1999 e nel 2004. È tornato nel 2012 a presiedere il consorzio, ora B.P.A. (Biblioteche Padova Associate), che conta attualmente 55 soci. Dal 1988 al 2005 è stato pubblico amministratore, con vari ruoli e mansioni,  nel Comune di Abano Terme. È membro del Direttivo e vicepresidente della “Palestra di Botta e Risposta”, Associazione per la Cultura e la Promozione del Dibattito (ACPD). Partecipa al comitato scientifico del Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon, associazione che promuove gli studi storici sul movimento cattolico del Primo Novecento. Ha al proprio attivo alcune pubblicazioni tra cui Cultura radicale e società politica in Italia (Padova 1985), Tempo civile e tempo ecclesiale (Padova 1999), Dante e la cultura padovana del 1300 (Verona 2018), Il volo di Gerione (Padova 2019), Passione secondo Giuseppe, la tragica storia di don Giuseppe Paccagnella raccontata dai documenti d’archivio (Treviso 2022).

Marco Toffanin, laureato in Economia aziendale a Ca’ Foascari, è imprenditore nel mondo della consulenza. Dopo varie esperienze in società milanesi e nel veronese, nel 2009 ha fondato Opes Risorse, da cui è in seguito nata l’attuale Opes Mind: società che opera per mettere la persona al centro dell’organizzazione e favorire così la cultura del benessere. Dopo vent’anni di consulenza e sviluppo nel settore delle risorse umane, gestendo e facilitando percorsi di gruppo ed individuali, attualmente si occupa della gestione e crescita commerciale e strategica della società, coordinando un gruppo variegato di professionisti specialisti nell’ambito organizzativo e in quello psicologico e di sviluppo. Nel campo della formazione manageriale, è esperto di formazione esperienziale e dell’identificazione e creazione delle metafore più adeguate. Dal 2005 gestisce e sviluppa il format esperienziale Team Rugby Experience, nel quale si utilizza il rugby quale metafora del mondo dell’organizzazione. È socio fondatore dell’Associazione Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon ETS.

Massimo Toffanin, ex funzionario di banca, si dedica a ricerche di storia contemporanea. Socio fondatore e presidente dell’Associazione Centro Studi Onorevole Sebastiano Schiavon aps ETS, ha organizzato con il comitato scientifico vari eventi: mostre fotografiche d’epoca itineranti, convegni su storia locale e nazionale, concorsi per studenti delle scuole secondarie, concerti di musica relativi alla Grande Guerra, curato inoltre diversi Quaderni di storia. Ha pubblicato i saggi biografici Sebastiano Schiavon lo strapazzasiori (2005), Come nasce un sindaco: Cesarino Crescente e l’impegno sociale e politico, (2016), 100 anni di storia italiana. Prima guerra mondiale: Antonio Toffanin, una storia minima (2017).Con Maria Luisa Daniele Toffanin ha pubblicato nel 2015 il romanzo storico I luoghi di Sebastiano e, nel 2018, La grande storia in minute lettere, romanzo storico ricavato da un carteggio sulla seconda guerra mondiale.  

Stefano Valentini vive e lavora a Padova, dove è nato nel 1964. Giornalista, ha collaborato nel proprio territorio a pubblicazioni e periodici di informazione e di settore, spesso realizzandoli anche sotto il profilo grafico. In campo culturale, dal 1994 è redattore e dal 1996 direttore responsabile del periodico di lettere e arte “La Nuova Tribuna Letteraria” nonché collaboratore, come critico e curatore di collana, di Venilia Editrice. È inoltre titolare di Valentina Editrice e diversi libri da lui approntati e pubblicati in veste di editore hanno ottenuto validi riscontri critici e riconoscimenti in manifestazioni e concorsi (si segnalano quelli ricevuti ai premi “Gino Recchiuti” di Teramo nel 2009 e, in più edizioni, alla “Microeditoria di Qualità” di Chiari, oltre a quelli ricevuti da vari autori da lui pubblicati). Come autore ha dato alle stampe, tra il 1990 e il 1995, tre libri di poesia (il primo, La prova della voce, ha vinto nel 1992 il Premio “Alpi Apuane” presieduto da Umberto Piersanti) curando inoltre numerose antologie, decine di prefazioni e centinaia di recensioni. È stato membro di giuria o presidente in molte edizioni di premi letterari tra i quali “DeltaPOesia”, “Vigonza” e “San Sabino”; attualmente presiede le commissioni dei concorsi “Anch’io Poeta… Marco Compagno” di Fossò (dal 1998) e “Mia Euganea Terra”, entrambi riservati ai ragazzi delle scuole elementari e medie. Svolge inoltre un’intensa attività pubblica sul territorio, presentando libri e autori. Ha vinto quattro volte il Premio “Città di Forlì” per prefazioni a libri di poesia, ricevendo inoltre l’“Insula Romana” (2005) e il “Natale Città di Tremestieri” (2014) per poesie inedite. Dal 2010 fa parte, come critico letterario, del direttivo dell’Ucai di Padova, Unione Cattolica Artisti Italiani.

I collaboratori

Giacinto Bevilacqua, laureato in Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è giornalista pubblicista. Ha scritto una trentina di libri, prevalentemente sulla storia del ciclismo e sulla storia contemporanea. Nel 2013 ha fondato la casa editrice Alba Edizioni. È stato premiato con il Marchio Microeditoria di Qualità alla Rassegna della Microeditoria Italiana di Chiari (Brescia) nel 2015 per Gino Bartali, 100 anni di leggenda, nel 2016 per Pasolini ti ricordo ancora e nel 2019 per Cento Coppi. Nel 2016 ha vinto il Premio letterario nazionale Premio Prunola di Castelfranco Veneto (Treviso), sezione food&beverage, per Un fià de gusto. Ricette delle cuoche di Ghirano. Nel 2017 ha ricevuto il premio nazionale di giornalismo sportivo “Rotonda di Badoere-Memorial Adriano Morelli” e nel 2024 la Targa del Coni al concorso giornalistico annuale nazionale multimediale multilingue “Premio Simona Cigana”.

Stefano Bonaldo, la cui menda di famiglia è Iṣòn, è felicemente sposato con Madalina e padre di Lorenzo e Filippo. Segue un percorso formativo incentrato sulla cultura del legno laureandosi in Architettura allo IUAV di Venezia, con relatore il professor Franco Laner, sulla Durabilità delle opere di legno, analizzando i ponti svizzeri del ’700 dei F.lli Grubenmann. Sindaco di Galliera Veneta dal 2009 al 2019, nel 2010-2011 è Presidente del Comitato regionale per le Celebrazioni del 250° della nascita di Domenico Pellegrini (1759-1840). Appassionato d’arte è promotore ed organizzatore di varie iniziative editoriali, divulgative e mostre, fra cui – a Trento 2013, Brescia 2014 e Levico Terme 2015 – su Moretto e il classicismo bresciano. Nel 2016 e 2022 è membro del Comitato scientifico delle mostre su Sandro Luporini scrittore e pittore, al Museo Nazionale Romano Terme di Diocleziano a Roma e alla Galleria d’arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani a Viareggio. Nel 2018 è curatore della mostra “Arte Ritrovata” allestita in Villa Cappello Imperiale, a Galliera Veneta. Da anni impegnato in ricerche storiche sulla Prima guerra mondiale, organizza e promuove varie iniziative e nel 2020 curatore l’edizione Monte Grappa tu sei la mia patria. Galliera Veneta nel turbine della Grande guerra: Il Centenario delle prime Cerimonie nazionali sul Grappa. In occasione del venticinquesimo della fondazione del Pastificio Cecchin, nel 2021 è autore del libro Magna che xè bon, appunti e dintorni sulla storia della pasta, utili a una buona forchetta veneta, e nel 2023 di El piròn. Appunti e dintorni sulla forchetta dei Veneti.

Franca Broccaioli in Masiero, residente a Mestre-Venezia, è un’appassionata studiosa di lingua e letteratura tedesca, cui si dedica da decenni con impegno costante. È stata iscritta all’Associazione Culturale Italo-tedesca di Mestre-Venezia dagli albori fino al 2017, partecipando assiduamente ad ogni iniziativa e i cui contatti sono a tutt’oggi attivi. Attualmente pensionata, ha gestito per lunghi anni un negozio di calzature a Venezia, dove ha potuto esercitare quotidianamente  la lingua tedesca e quella inglese che, insieme alla lettura, entra nel campo dei suoi svariati interessi culturali.

Fabio Bui, già Sindaco del comune di Loreggia e Presidente della Provincia di Padova e già Presidente della Conferenza delle Autonomie Locali della Regione del Veneto.

Aldo Cervo è nato a Caiazzo, in provincia di Caserta, il 12 gennaio 1944. Laureato in Lettere moderne, è docente in pensione di italiano e latino nei Licei statali. Fondatore, negli anni ’70, del Movimento Culturale Caiatino e del premio letterario “L’Asino d’Oro” di poesia e narrativa. Presidente dell’Associazione Storica del Caiatino dal 1994 al 2008, ha pubblicato tre libri di racconti: Ipotesi narrative, Nient’altro che la verità e Carichi pendenti; un romanzo, L’autunno di Montalba, il romanzo breve La cinciallegra e una raccolta di versi, Pasquinate al peperoncino, di genere satirico. Si occupa di saggistica e ha dato alle stampe due volumi di Frequentazioni letterarie, Giovanni Papini nel ’900 letterario italiano, Pregiudizi e faziosità nella Commedia di Dante e, per in ambito di storia locale, Le radici della Memoria, Caiazzo nel 2° dopoguerra, La Memoria contesa e offesa.

Antonella Cesari, formatrice EDA, fondatrice e presidente dell’Associazione culturale Geapolis ne coordina la Web Community, grazie all’esperienza maturata come project manager di progetti europei LLP ed Erasmus+. Dopo la laurea in giurisprudenza e perfezionamento in Human Resources Management, matura un’esperienza ventennale come formatrice sui temi dell’innovazione sociale, digitale e metodologie EDA. Numerose le sue collaborazioni: Europe Direct Lazio, UCIIM (Associazione italiana docenti e formatori cattolici), istituzioni scolastiche del comprensorio del Lago di Bolsena (Vt), Sistema Bibliotecario “Lago di Bolsena”, Università di Padova, Groupe SpEd (Spiritualité et éducation), Association A-Graf, Le monde de l’autoformation e, attualmente, Europe Echanges e Ghilde des Photographes Europe Echanges. Dal 2019 fa parte della rete territoriale per l’orientamento alle opportunità del Programma per l’Educazione degli adulti come Ambasciatrice Erasmus+Lazio nel settore Educazione degli adulti (EDA). Per saperne di più: www.erasmusplus.it/educazione_adulti/ambasciatori-erasmus-eda (portfolio https://geapolis.eu/strumenti).

Andrea De Bernardin è nato e cresciuto ai piedi della Marmolada, dove da oltre vent’anni gestisce il Museo della Grande Guerra di Passo Fedaia. Fin da giovanissimo è affascinato dalla cultura ladina dolomitica, cofondatore e a lungo speaker del Gruppo Folk Marmolèda e in seguito presidente, per molti anni, dell’Associazione culturale Union de Ladins de La Rocia. Appassionato di storia, ha incentrato su di essa la propria attività lavorativa, traendone ispirazione per diverse apprezzate pubblicazioni: per Athesia Editore (BZ), assieme a Michail Wachtler, La città di ghiaccio, guerra sulle viscere della montagna; per Gaspari Editore (UD) Da sotto la Marmolada, Reperti di guerra Dalla Romagna alla Marmolada per un ideale repubblicano; per Kompass Editore (BZ) la carta Fronte dolomitico. Ha pubblicato inoltre Il ritiro del ghiacciaio della Marmolada, Dolomiti storie di guerra uomini e cimeli Piccole preghiere a Dio. Ha anche collaborato a numerose pubblicazioni sulla storia e sulle tradizioni ladine.

Massimo Favaretti nasce a Padova nel 1955. Dopo la maturità classica frequenta la facoltà di Scienze Politiche e contemporaneamente inizia ad occuparsi di tessuti e abbigliamento, una attività che svolgerà per oltre 40 anni. Fin da piccolo dimostra le sue attitudini per lo sport in genere e il tennis in particolare: sport che praticherà a livello agonistico non professionistico fino al 2010 con buoni risultati, vincendo nel 2006 il titolo italiano over 45 a squadre. Ma la vera passione che lo accompagna da tutta la vita è la musica: dopo aver iniziato verso gli otto anni lo studio del pianoforte, successivamente scopre l’amore per la chitarra e dal 2010 il “vuoto” lasciato dal tennis viene colmato da sempre più numerose collaborazioni con vari artisti della scena padovana e da serate musicali, da solo o con il suo gruppo. Da una decina d’anni cerca di trasmettere questa sua passione a allievi di ogni età, che seguono i suoi corsi di chitarra acustica.

Luciana Filippi, nata a Soave nel 1956 e diplomata presso l’Istituto D’Arte Pietro Selvatico, ha lavorato come grafica pubblicitaria fino al 1989 in un’azienda privata di Padova, per poi dedicarsi al ruolo di mamma a tempo pieno. Docente di Arte e Immagine nella Scuola secondaria di primo grado dal 2002 al 2023, ha in questa veste partecipato al concorso di poesia e disegno “Mia Euganea Terra” fino alla quattordicesima edizione, con grande soddisfazione personale e ottimi risultati dei propri studenti. Illustratrice di libri quali l’antologia Macedonia di colori, suoni, emozioni al vento dei soffioni nel tempo del coronavirus e Diario pandemico al tempo dei fiori di Maria Luisa Daniele Toffanin, attualmente collabora con l’associazione culturale Geapolis e a progetti di approccio alla naturopatia attraverso colori e fiabe.

Gianni Giolo, nato a Vicenza il 9 novembre 1940, laureato in Lettere classiche all’Università di Padova, ha insegnato materie classicheal liceo classico “A. Pigafetta”. Ha scritto saggi di epigrafia latina, sulla tragedia greca (Il concetto di philia nella tragedia di Euripide) e sulla retorica nel mondo antico, pubblicati dall’Università di Padova. Ha curato un’antologia di Aleardo Aleardi, ha tradotto le poesie di Saffo, il Fedone di Platone, La vita felice e La tranquillità dell’anima di Seneca, La Magia di Apuleio, i Dialoghi di Luciano, le Confessioni di Sant’Agostino e i Vangeli. Ha pubblicato un libro di poesie, Idilli palladiani (Edizioni del Leone). Ha dato alle stampe con l’Editrice Veneta Scrittori di Vicenza, Lettere di Giacomo Zanella a Alvisa Dalle Ore (2006), Da Zanella a Meneghello (2008). Nel 2011 è entrato nella rosa dei finalisti del premio di Torino “I Murazzi”, diretto da Sandro Gros-Pietro, e ha visto così edito il libro di poesie Cento Sonetti (Genesi Editrice). Nel 2012 ha pubblicato il libro Zanella e Leopardi (Editrice Veneta). Nel 2015 è apparso con Genesi Editrice il romanzo A ciascuno il suo, come riconoscimento per la vittoria al premio “I Murazzi” di Torino per l’inedito. Nel 2024 ha pubblicato con Samuele Editore la raccolta di poesie Se la terra muore. Collabora con giornali, periodici e riviste letterarie tra le quali “Vernice”, diretta da Sandro Gros-Pietro. Vive a Marostica (Vicenza). Email: giolo.giovanni4@gmail.com.

Giovanni Lugaresi è giornalista professionista e saggista. È considerato uno dei principali studiosi dell’opera letteraria di Giovannino Guareschi, di cui ha curato e prefato alcune opere postume e la raccolta omnia per la casa editrice Rizzoli. Dal 1990 al 2009 ha ricoperto la carica di presidente del Club dei Ventitré di Roncole Verdi, l’associazione culturale che si occupa della diffusione dell’opera di Guareschi; attualmente ne è presidente onorario. Nel corso della sua attività si è occupato, in qualità di critico letterario, anche di Giuseppe Prezzolini e Marino Moretti curando, insieme a Clelia Martingoni, la pubblicazione di alcune liriche inedite del poeta di Cesenatico nell’“Almanacco dello Specchio” per Mondadori. Ha collaborato con diversi quotidiani tra cui “L’Osservatore Romano”, “La Voce di Romagna”, “La Gazzetta di Parma” e “Il Gazzettino”, sulle cui pagine ha scritto dal 1966 al 2001, tranne una breve attività al Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera (“L’Eco di Padova” e “L’Occhio”). Ha diretto il settimanale cattolico “Il Romagnolo”.

Chiara Macconi,  giornalista, scrittrice e promotrice culturale, già dirigente superiore per i servizi ispettivi, da anni delegata del Comitato Scrittori in Prigione del Centro PEN Esperanto.

Emanuele Martino, nato a Padova, si laurea in Architettura nel 2004 con una tesi sulla navigazione delle acque di Padova. Ha pubblicato Il progetto d’acqua nello spazio urbano (miolibro, 2014) e Mulini ed itinerari d’acqua tra Padova, Treviso e Venezia (miolibro, 2020). Dal 2017 lavora alla riscoperta dei campi di prigionieri inglesi in provincia di Padova, in particolare del campo PG 120/XVII di Rio di Ponte San Nicolò, per una pubblicazione di prossima uscita (2025). [https://emanuelemartino.wordpress.com]

Paolo Pavan è architetto, con progettazioni rivolte al restauro, riuso e rigenerazione, ha studio professionale a Padova. Ha avuto incarichi a contratto con IUAV e Ca’ Foscari. Fondatore del Fluxus Tata, ha dato vita a Design Workshop, Design Oplà, InGuardia!, Venezi.A.Rte e altre. Fondatore di Ar/Co (Architettura Contemporanea), ne è stato segretario e presidente. Redattore di Padova e il suo territorio per più di una decade, è autore di centinaia di articoli scientifici dedicati all’architettura, all’urbanistica e all’arte. Organizzatore e relatore a numerosi corsi e convegni nazionali ed internazionali, ha curato allestimenti per esposizioni di design e artistica.

Carlo Perucchetti è musicista, violinista, già professore d’orchestra della Filarmonica Toscanini. Si è dedicato allo studio del canto popolare, pubblicando diversi studi, e di nuove forme di concerti elaborando programmi inediti per la Fondazione Toscanini e l’Ensemble Il Teatro delle Note. Da circa vent’anni si occupa della musica al tempo della prima guerra mondiale, fondando l’associazione Centro Studi Musica e Grande Guerra di cui è vicepresidente. Crea e organizza approfondimenti storico-musicali, spettacoli, conferenze-concerto e partecipa a convegni internazionali su questo tema. Nell’agosto 2014 partecipa al convegno organizzato dalla British Library dedicato a “Musica e Prima guerra mondiale”, con l’intervento “Musica e musicisti italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra. Il caso di Cellelager”Nel 2015 partecipa come relatore a convegni organizzati dalle Università di Padova, Roma e Parma. Tra le sue varie pubblicazioni: Rolando Anni e Carlo Perucchetti, Questa notte c’è musica. Musica e grande guerra, in La società italiana e la Grande Guerra, a cura di Giovanna Procacci, Annali della Fondazione Ugo La Malfa, XXVIII, Gangemi Editore, Roma 2014; Rolando Anni e Carlo Perucchetti, Gorizia. Canti di soldati. Musica, storia, tradizione e memoria della Grande Guerra, Reggio Emilia 2017Nel 2019, in occasione del centenario dell’Associazione Nazionale Alpini, partecipa come relatore e presenta il contributo “Il canto della tradizione orale nei repertori dei cori”. Questo studio figura in I Cori Alpini. Musiche, testi, esperienze, storia, Edizioni Unicopli, 2020. È promotore e ideatore di mostre quali, nel 2013, Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra con relativo programma musicale dedicato alla “Musica dalla prigionia” e, nel 2014, Trincea. Soldati tra vita e morte nella Grande Guerra con relativo programma musicale “Si sente il cannone che spara”Ha curato Voci e silenzi di prigionia, Cellelager 1917-1918, Gangemi Editore, Roma 2015 (con Rolando Anni) e il compact disc Musica dalla prigionia. Cellelager 1917-1918, 2015.

Franco Piacentini, pensionato, è nato a Conselve (Pd) nel 1951 e risiede a Padova. Diplomato all’istituto tecnico, ha svolto attività lavorativa nel campo del commercio e successivamente, in applicazione della legge 300/70, è stato dirigente sindacale, con vari incarichi, nella CGIL provinciale e regionale. Ha ricoperto incarichi direzionali in Auser regionale e locale. È socio della Fondazione “Don Lorenzo Milani”, delle Associazioni “Dino Buzzati”, “Bellunesi nel Mondo” e “Tina Merlin”, del Centro Studi “Ettore Luccini” e del SAT-CAI di Trento. 

Mario Richter (1935), laureato in lettere nel 1959, libero docente dal 1966 e titolare di cattedra dal 1972, ha insegnato Letteratura francese negli atenei di Lecce, Parma, nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e infine, dal 1977, in quella di Padova, per la Facoltà di Lettere e Filosofia, dove per un trentennio ha ricoperto la cattedra di Lingua e letteratura francese che già fu di Diego Valeri. È socio ordinario di alcune fra le maggiori accademie venete (Istituto veneto di Scienze Lettere ed Arti, Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti in Padova, Accademia Olimpica). Ha tenuto numerosi seminari e conferenze all’estero (Francia, Svizzera, Germania, Austria, Belgio, Inghilterra, Polonia, Cina) e in Italia. È autore di numerosi studi sul Rinascimento franco-italiano e soprattutto sulla poesia moderna da Baudelaire al Surrealismo. Al suo commento integrale dei Fiori del Male di Baudelaire (otto dispense, Padova, Cleup, 1990-1997), poi pubblicato in francese (due volumi, Ginevra, Slatkine, 2001), è stato assegnato il premio “Natalino Sapegno” 1999.  Fra i suoi libri dedicati alla letteratura italiana, hanno particolare rilievo La formazione francese di Ardengo Soffici (Vita e Pensiero, Milano, 1969, ristampa Edizioni Pentalinea, Prato, 2000) e l’allestimento critico  degli importanti carteggi dello stesso Soffici con Prezzolini e con Papini (per un totale di sei volumi). Nel 2011 ha curato, per la collana “I Millenni” di Einaudi, una nuova traduzione italiana del Port-Royal di Sainte-Beuve e nel 2014, per la medesima collana, del Genio del cristianesimo di Chateaubriand. Una bibliografia completa è reperibile nel sito dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.

Daniele Ronzoni, direttore della Biblioteca Civica di Abano Terme e del Consorzio Biblioteche Padovane Associate, è cultore di storia locale e in tale ambito ha curato alcuni libri e ha pubblicato alcuni articoli.

Luisa Segato, insegnante di scuola media nell’ area dei colli, ora in pensione, è appassionata di passeggiate, di natura e di storia locale.

Silvana Serafin, in quiescenza dal 2015, ha ricoperto la qualifica di professore ordinario di Lingua e Letterature ispano-americane presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Udine. Numerosi gli incarichi ricoperti: delegato di settore del Rettore per il sistema bibliotecario; direttore del Consiglio direttivo del Centro Bibliotecario d’ateneo; Preside vicario della Facoltà di Lingue e letterature straniere; direttore e vicedirettore del Dipartimento di Lingue e letterature germaniche e romanze; membro, nell’Università di Torino, dei Consigli direttivi del Centro di Calcolo e del Centro CNR per lo studio delle letterature e delle culture delle aree emergenti; membro del collegio docenti del dottorato di ricerca in Ladinistica, Plurilinguismo e letterature comparate dell’Università di Udine; componente del Senato Accademico, della Commissione scientifica d’ateneo, del Consiglio direttivo del CIRF (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli), del Comitato Pari Opportunità dell’ateneo, della giunta di Presidenza della Facoltà di Lingue e letterature straniere; Presidente della commissione didattica della Facoltà di Lingue. È stata rappresentante, dal 1988 al 1997, dei professori associati di Lingue e letterature straniere presso il Ministero per l’organizzazione delle ricerche ministeriali (Fondi ex 40% CUN, Comitato Consultivo Ricerca Scientifica n.10), direttore del corso ministeriale “Donne, politica e istituzioni” nelle cinque edizioni di corso base e di due edizioni del corso avanzato, coordinatrice del dottorato di ricerca in Scienze linguistiche e letterarie dell’Università di Udine e, nel medesimo ateneo, direttrice del corso “Donne, politica e istituzioni” e coordinatrice del corso unificato in Lingue e letterature straniere. Sempre nell’Università di Udine, è fondatore e Presidente di “Oltreoceano-Centro Internazionale Letterature Migranti (CILM)” e socio fondatore e vicepresidente del CIASLA, Centro Internazionale Alti Studi latino-Americani. Ha diretto numerosi programmi di ricerca ministeriali del CNR e regionali; organizza e ha organizzato convegni internazionali. Fa parte dei Consigli scientifici delle collane di cui è Codirettore: CNR Letterature e culture dell’America Latina “Memorie, viaggi e scoperte”, CNR Studi di letteratura ispano-americana “Biblioteca della Ricerca”, “Diaspore. Quaderni di Ricerca”, “Soglie americane”, “Culture a confronto”, “Incontri”, “Nuove prospettive americane”, “Donne e società”, “Le tre Venezie. Turismo e letteratura” (di cui è codirettore) e delle riviste “Rassegna Iberistica”, “Il bianco e il nero” (codirettore), “Studi Latinoamericani / Estudios Latinoamericanos”, “El hilo de la fábula”, “Centroamericana”, “Oltreoceano”, della quale è fondatore e direttore responsabile. Le sue ricerche spaziano dalla cronachistica delle Indie alla letteratura tra fine Ottocento e inizi Novecento, contemporanea, di genere e delle migrazioni, condensate in un cospicuo numero di pubblicazioni tra monografie, curatele, saggi, articoli, note e recensioni apparsi in riviste nazionali ed internazionali. Le sono stati dedicati tre libri: Mujeres en el umbral de la iniciación en las escritoras hispánicas a cura di E. Perassi e S. Regazzoni, Seilla, Renacimiento, 2006; Scritture migranti per Silvana Serafin, a cura di E. Perassi, S. Regazzoni e M. Cannavacciuolo, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari, 2014; Dal Friuli alle Americhe. Studi di amici ed allievi udinesi per Silvana Serafin, a cura di A. Ferraro, Udine, Forum, 2015. Nel marzo 2018 è stata integrata come Académica de honor presso l’Academia Hondureña de la Lengua Tegucigalpa, Honduras, ottenendo il Certificato di Socio correspondiente dell’Academia Hondureña de la Lengua. Contatti: silvanaserafin849@gmail.com.

Giovanni Tonelotto è da moltissimi anni docente di Lettere, attività coniugata a quella di giornalista anche come direttore di una testata televisiva. Da sempre attivo come volontario nella Cooperazione internazionale – è stato tra i fondatori di “Una Proposta diversa”, associazione di solidarietà in cui opera da 43 anni – e nella difesa di ogni vita del Creato, anche come responsabile del Parco-canile intercomunale di Piazzola sul Brenta. È, inoltre, delegato per il Vicariato di Cittadella in Consiglio pastorale diocesano e in tale veste partecipa ai lavori del Sinodo della Diocesi di Padova.

Bruno Trevellin, nato a Limena (Pd) nel 1959 e lì residente, è laureato in Lettere classiche e docente di Lettere attualmente in pensione. Sindaco di Limena dal 1990 al 1995, è stato assessore nel Comune di Padova tra il 2002 e il 2004. Ha pubblicato tre raccolte di poesie in lingua italiana e veneta (Simboliriche, 2017; Ad Limina, 2020; Di terra, di mare, di vento, 2021), quattro opere di narrativa (La bella stagione, racconti, 2019; L’eredità della madre, romanzo, 2021; Trenta racconti del Primiero, 2021; Dove approda Telemaco, romanzo, 2024) e due lavori di ricerca storica (Un ragazzo nel lager, 2020; La guerra di Mario, 2021). Da tempo publica online articoli e saggi di storia locale e di letteratura (su autori come Peguy, Camus, Guardini, Tolkien) nel blog personale esperienzediscuola.blogspot.com, che in quattro anni ha raggiunto più di trentamila visualizzazioni.

Aldo Tumiatti è nato il 29 marzo nel 1939 ad Ariano nel Polesine (Rovigo), ove risiede. Conseguita l’abilitazione magistrale, ha insegnato dal 1960 al 1976 nella scuola elementare. Si è laureato in materie letterarie presso l’Università degli studi di Padova con una tesi di storia sull’isola di Ariano nell’età giolittiana, relatore professor Angelo Gambasin. Vincitore del concorso nazionale nel 1974, è stato direttore didattico del circolo di Ariano dal 1976 al 1993 e, in seguito all’aggregazione delle scuole del comune di Ariano a Taglio di Po, del nuovo circolo didattico di Taglio di Po, dove ha concluso la sua attività nel mondo della scuola.. Ha collaborato all’organizzazione dei corsi per gli esperti disciplinari di storia impegnati nell’attuazione dei programmi 1985 organizzati dall’Irrsae Veneto. Ha pubblicato: Lotte contadine nell’isola di Ariano. Vita sociale e politica in Basso Polesine tra la fine dell’Ottocento e l’età giolittiana, Minelliana, Rovigo 1984; La questione del passo nell’ex frontiera austro-pontificia di Goro-Gorino (1854-1863), Arti Grafiche Diemme, Taglio di Po 1992; Il distretto di Ariano tra il 1848 e il primo Novecento, Arti Grafiche Diemme, Taglio di Po 1996; Il Taglio di Porto Viro, aspetti politico diplomatici e territoriali di un intervento idraulico nel Delta del Po (1598-1648), Arti Grafiche Diemme, Taglio di Po 2005; Comunità e Parrocchia di Ariano dal taglio di Porto Viro alla rotta di Corbola (1600-1705), Arti Grafiche Diemme, Taglio di Po 2008; Carolina Rosatti. La Maestra di Piano, Comune di Ariano Polesine, 2011; La questione dei confini fra Venezia e Ferrara nell’Isola di Ariano e la Linea del Pilastri (1735-1751), Arti Grafiche Diemme, Taglio di Po 2014; Ariano nel secolo dei Lumi. Comunità, parrocchia, territorio (1700-1799), Apogeo Editore, Milano 2018; Corbola nel Settecento Parrocchia, amministrazione, territorio. Comune di Corbola, marzo 2019.

Maria Valbonesi è nata e vive a Pistoia. Laureata in Filosofia e insegnante di italiano e storia, da molti anni collabora a giornali e riviste. Ha pubblicato due romanzi, Gli amori di Cosimo (2005) e Le vie di Maria Maddalena Pazzaglia (2017), e numerosi saggi di letteratura, arte e storia locale. Fra questi I vescovi di Pistoia dal 1137 al 1780 (1997), Pistoiesi. Molte macchie ma poca paura (2002), i due volumi di Letteratura e identità civile a Pistoia nei secoli XVI, XVII, e XVIII (2007-2008) e Donne di quadri (2011). Tra le opere più recenti: Una razza a parte, Madonne miracolose nel cuore di Pistoia, Rusticane di montagna (2014) e Preti di Montagna (2018).

Comments are closed.