“Road to Help”: sulla strada della solidarietà per costruire una casetta in Argentina

Volevo trovare il modo per poter costruire una casa anch’io, o meglio anche noi di Jardin de los Niños, nel quartiere San Jorge, a Posadas, in Argentina… Si racconta che in Sud America e Caraibi circa 180 milioni di persone vivano in contesti altamente precari, in case di baracche e senza i principali servizi. Nella sola Misiones, dove vivo io, sono circa 42 mila famiglie, ovvero 210.000 persone!

L’Associazione Techo (“tetto”) è arrivata in quartiere con un progetto per costruire nove case “di emergenza” destinate ad alcune famiglie che vivono nelle baracche nella zona della “cava” di San Jorge, per permettere loro di passare ad una abitazione più dignitosa e salubre.

Come sarebbe bello poter aggiungerne una, due o più a quelle 9 che farà l’Associazione Techo ed aiutare qualche famiglia in più! In quartiere abbiamo più di 400 famiglie che vivono ancora in baracche…

Allora, un sabato mattina, pedalando per le silenziose colline e valli della zona tra Profundidad e Cerro Corà (provincia di Misiones), ci stavo pensando… la mountain bike si è trasformata da anni nella mia meditazione, nel mio yoga, nella mia terapia, nel mio cavo a terra.

Era imminente il mio viaggio in Italia: cosa avrei potuto fare per trovare dei fondi per poter realizzare una casa in più? Avevo iniziato a pensare di risparmiare i soldi per i miei spostamenti in Italia utilizzando la bicicletta, ma poi mi sono reso conto che sarebbero stati poca cosa. Come fare allora? E se trovassi degli sponsor che mi donano 1 euro per ogni chilometro che percorro? Quanti chilometri potrei fare? Mille? Di più?

Così, da un semplice desiderio, dalla volontà profonda, è nata Road to Help, una iniziativa di solidarietà, di “comunione”, intesa proprio come comune unione di persone, unite nella volontà di provare a fare del bene. Una casetta di emergenza in legno costa 1600 euro di materiali, sono moduli abitativi di 6×3 metri che le famiglie usano per lo più per dormirci. Sono secche, sollevate da terra, con pareti e tetto muniti di isolanti. Per chi fa fatica a dormire per il freddo, per chi gli si bagna tutto quando piove, per chi ha il pavimento di terra, sono importanti! La costruzione viene eseguita da volontari: dell’Associazione Jardin de los Niños, dell’Associazione Techo e dagli stessi beneficiari, anche qui una comunione di forze, di energie, di intenti.

Nei primi venti giorni “italiani” ho percorso più di 700 chilometri, tra il padovano e il veneziano, tra i colli Euganei fino a Venezia e Sottomarina. Paesaggi che avevo impressi nella memoria, angoli di terra che mi fanno rivivere il passato. Pedalando il sangue scorre veloce nelle vene e ne nascono emozioni. Che fortuna essere nato su questo suolo!

Non so cosa si riuscirà a realizzare con questo sogno, non so cosa potremmo costruire, ma intanto ci provo, avere speranza significa proprio provare a fare le cose non sapendo come andranno a finire ma, solamente averci provato, vale la pena!

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