Forze dell’ordine, sì o no?

Una riflessione e una proposta espresse in forma provocatoria, ma forse necessarie

A seguito della morte del diciannovenne Ramy per un incidente di moto avvenuto al termine di un inseguimento da parte delle forze dell’ordine nato dal non essersi, il compagno che guidava il motorino, fermato all’alt degli agenti, sento ogni giorno parlamentari prendersela con la polizia e, di costoro, qualcuno addirittura far proprio l’anatema “poliziotti assassini”, gridato nelle piazze d’Italia da eroi “a buon mercato”, paladini della “non violenza”. A questo, punto, data per altamente improbabile una catarsi universale per la quale tutti gli esseri umani diventerebbero, dalla sera alla mattina, persone buone, e buone in via definitiva, porrei una domanda: dovranno, o no, le forze dell’ordine, almeno fino a quando nel mondo esisterà la cattiveria, inseguire chi non si ferma all’alt?

Se sì, bisogna sapere che l’inseguimento non è una passeggiata distensiva, in Alfetta, da effettuarsi con tanto di rispetto dei limiti di velocità e altra segnaletica stradale; per cui l’epilogo tragico è da mettere nel conto.

Se no, allora vietiamo l’alt e l’inseguimento con apposita legge e, con apposita legge, aboliamo i posti di blocco. Aboliamo, anzi, le forse dell’ordine e sostituiamole con Corpi di agenti pacifisti (le telecamere ne mostrano tanti in prima linea, nelle manifestazioni di fine settimana!) che, con tanto di cartelloni, invitino eventuali “cattivi” di passaggio a fermarsi e rifornirsi di caramelle, cioccolatini e zucchero filato, il tutto gratis, prima di riprendere la loro quotidiana attività di borseggiatori, spacciatori di droga, protettori di prostitute.

I miei limiti mentali non mi forniscono, come si dice, soluzioni terze.

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