Le condizioni dell’editoria in Italia e nel Veneto
La “bibliodiversità” come risposta, operativa e qualitativa, alle concentrazioni dei grandi gruppi
Qual è lo stato di salute dell’editoria in Italia? È un po’ come chiedersi se è nato prima l’uovo o prima la gallina ovvero non avremo mai la risposta e potremmo commentare all’infinito a seconda del proprio punto di vista.
Ogni anno ci prova l’Associazione italiana editori (AIE) tramite il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia. Per il 2023 lo studio è stato appena pubblicato. «Il 2023 – racconta il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta nell’editoriale che apre il Rapporto – conferma le nuove dimensioni raggiunte dal settore editoriale in Italia. Lo fa con una crescita, rispetto all’anno precedente, del +1,1%. Con una spesa del pubblico di quasi 3,5 miliardi di euro; di 1,7 miliardi di euro nei soli canali trade di varia adulti e ragazzi, per un totale di 112 milioni di copie di libri a stampa cui vanno aggiunti quasi 10 milioni di download di e-book». Dal 2019, continua Cipolletta, il mercato complessivo del libro in Italia è cresciuto di 328 milioni di euro. Di oltre 200 milioni è la maggior spesa degli italiani nell’acquisto di libri nei soli canali trade. Sono quasi 13 milioni le copie comprate in più rispetto a cinque anni prima. Più significative a un pubblico medio, forse, possono risultare queste ulteriori riflessioni. Primo: la domanda di lettura è profondamente cambiata, ricentrandosi più che nel passato sul catalogo, che ha rappresentato nel 2023 il 65% della spesa complessiva dei lettori, anzi, di questa fetta il 38% è stato generato da titoli pubblicati prima del 2019. Secondo: il mercato è significativamente più largo rispetto a quello pre-pandemico, ma anche a quello antecedente le crisi del 2011-2014. Terzo: il digitale (e-book e audiolibri) vale il 13% del totale del venduto.
E allora? Allora il problema è assai più complesso di quanto dicano aride statistiche: il tasso di abbandono scolastico è forte, gli indici di frequentazione dell’istruzione superiore troppo bassi, la propensione a proseguire gli studi universitari scarsa, i livelli di comprensione del testo letterario evidenziati dai test imbarazzanti.
Più in generale il depauperamento culturale della nostra società è perfino lapassaliano e passa attraverso anche lo scadimento della qualità dell’insegnamento scolastico a ogni livello, il taglio degli investimenti pubblici e privati sulla cultura, l’impoverimento dei contenuti degli organi di informazione più frequentati.
Come provare a contrastare questa situazione di crisi generale?
Rimanendo nell’ambito dell’editoria, un mare magno che va da Mondadori, facente parte di un colosso che controlla la comunicazione, la produzione, la distribuzione e la vendita del libro, al minuscolo esemplare di microeditoria di provincia, nonché un campo sconfinato pressoché privo di regole, l’unica arma a disposizione del cittadino è imitare l’insegnamento pratico dei nostri avi che coltivavano l’orto e, al massimo, facevano acquisti nella bottega davanti a casa e nemmeno concepivano di compiere un viaggio per fare la spesa.
Fuor di metafora, è possibile acquistare un buon libro non solamente presso la più nota azienda multinazionale di commercio elettronico.
In Veneto, per esempio, è sempre più autorevole l’Associazione Editori Veneti – Associazione delle piccole e medie imprese editoriali del Veneto. Ne fanno parte oltre 52 case editrici: Abra Books (Vicenza), Accademia Olimpica (Vicenza), Alba Edizioni (Meduna di Livenza, Treviso), Andrea Spadoni Editore (Rovigo), Angelo Colla Editore (Costabissara, Vicenza), Anteferma Edizioni (Conegliano, Treviso), Anterem (Verona), Antiga Edizioni (Crocetta del Montello, Treviso), Apogeo Editore (Adria, Rovigo), Balena Gobba (Mogliano Veneto, Treviso), Biblioteca dei Leoni (Villorba, Treviso), Caosfera Edizioni (Vicenza), Ciclope Lettore (Lendinara, Rovigo), Cierre Edizioni (Caselle di Sommacampagna, Verona), Cleup (Padova), Colophonarte (Belluno), De Bastiani Editore (Vittorio Veneto, Treviso), Diastema Editrice (Treviso), Dielle Editore (Villafranca di Verona, Verona), Edibus Comunicazione (Vicenza), Ediciclo Editore (Portogruaro, Venezia), Editoriale Programma (Treviso), Edizioni Antilia (Treviso), Edizioni Bette (Padova), Edizioni Federica (Treviso), Edizioni il Frangente (Verona), Edizioni Saecula (Zermeghedo, Vicenza), Edizioni Zerotre (San Giovanni Lupatoto, Verona), El Squero (Venezia), Eurocromlibri Zanotto Editore (Villorba, Treviso), Helvetia Editrice (Mira, Venezia), Il Poligrafo casa editrice (Padova), Itinera Progetti (Bassano del Grappa, Vicenza), Kellermann Editore (Vittorio Veneto, Treviso), La Compagnia del Libro (Nove, Vicenza), Le Tre Venezie (Treviso), La Musa TalÌa Editrice Lido di Venezia, Venezia), Mazzanti Libri (San Donà di Piave, Venezia), Onda d’Urto Edizioni (Venezia), Paesaggi di Parole (Verona), Panda Edizioni (Castelfranco Veneto, Treviso), Peacock (Galzignano Terme, Padova), Piazza Editore (Silea, Treviso), Piccin (Padova), Ronzani Editore (Monticello Conte Otto, Vicenza), Set Art Edizioni (Tombolo, Padova), Simebooks (Conegliano, Treviso), Tassotti Editore (Bassano del Grappa, Vicenza), Tracciati Editore (Padova), Venipedia Editrice (Venezia-Mestre), wetlands (Venezia) e Zeta Edizioni (Treviso).
Bibliodiversità come garanzia di varietà e di qualità.
È solo questa la sfida del futuro.