Il carattere del “Veneto imperituro”

Il film di Pietro Germi, Signore e Signori, già sessant’anni fa offrì un caustico ritratto della nostra regione

Una conversazione fra due amiche al bar. “Voglio fare un matrimonio all’americana”. “Sì, ma sei di San Vito di Leguzzano”. Risposta bellissima e sensata, scrive Francesco Chiamulera: è il Veneto imperituro che sdrammatizza nella piccola dimensione quotidiana ogni fanfara, che ripristina la scala delle ambizioni senza umiliarle troppo, che infine riconduce tutto al tavolo dell’aperitivo, camera di compensazione di ogni fatica e nevrosi. Questo è il Veneto di sempre – celebrato in un film di Pietro Germi che fece scalpore, Signore e Signori del 1966 – quel Veneto dove lo scrittore Virgilio Scapin, autore de Il bastone a calice (finalista al premio Campiello), a chi gli faceva notare che certe cose non si fanno, se si è dipendenti della Banca Cattolica, “e sottolineo cattolica”, rispondeva “me ne frego e sottolineo me ne frego”. Questa idea accomodante veneta che i problemi, i cambiamenti, le sorprese, le perturbazioni, puoi sempre scansarli lasciandoli fuori dalla porta, oppure li puoi affrontare con ridanciana disinvoltura, come ha fatto il padre di Luigi Meneghello, quello di Libera nos a Malo, che aveva deciso di partecipare alla marcia su Roma, ma alla fine si fermò a Isola Vicentina, quattro chilometri da Malo.

Ti potrebbero interessare anche questi articoli

L’impotenza a cambiare le cose non può tramutarsi in rassegnato silenzio

Nel 2024, il premio Oscar per il miglior film straniero è stato assegnato, con unanimità di consensi, al film La zona d’interesse del regista svizzero Jonathan Glazer. Consiste nella rappresentazione, ovviamente ricreata (non è un documentario), della vita quotidiana in…Continua a leggere →

“Il sapere che libera”: al Due Palazzi inaugurato l’anno accademico per studenti detenuti

Un cancello che si apre non solo su un cortile, ma su nuove possibilità di vita. È con questo spirito che si è tenuta l’8 maggio scorso la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico presso la Casa di Reclusione “Due Palazzi”…Continua a leggere →

Quando le montagne erano nere: il vecchio gasometro di Padova

La costituzione dell’Azienda Comunale del Gas, nota anche come Gasometro, fu deliberata dalla Congregazione Municipale di Padova nell’agosto del 1844, affidando la gestione dell’Officina ad una filiale della potentissima Società Lionese che, dal 1ottobre 1847, iniziò ad illuminare la città….Continua a leggere →

Il ruolo culturale e sociale dei musei: Antonio Canova

Possagno, 2260 abitanti, un piccolo e grazioso paese della provincia di Treviso (TV), circondato dalle colline della Marca Trevigiana, a pochi chilometri dalla famosa città di Bassano del Grappa. Ischia di Castro, 2113 abitanti, località suggestiva in provincia di Viterbo…Continua a leggere →

Piero Benvenuti, tra… Elon Musk e le stelle

Su Il popolo veneto di gennaio Paolo Giaretta, nel suo articolo sull’Orchestra di Padova e del Veneto scrive: … mi limito qui a ricordare alcuni eventi che hanno visto come protagonista OPV a servizio di un grande pubblico. Un prodotto…Continua a leggere →