Don Milani, l’istruzione e il merito

Forse il maestro di Barbiana non piace all’attuale Governo?

Alle pagine 297 e 298 del libro Don Milani. Vita di un profeta disobbediente (TS Edizioni 2023), con riferimento alla Lettera a una professoressa scritta soprattutto dagli alunni del priore di Barbiana, il giornalista e scrittore Mario Lancisi afferma: “I furori avversi a don Milani e a una Lettera a una professoressa proseguono fino ai nostri giorni (…). Un’ eco di queste controversie la possiamo ritrovare nella decisione del governo di centrodestra di aggiungere il “Merito” alla dicitura del ministero dell’Istruzione (…). L’aggiunta della dicitura Merito a Istruzione suscita scandalo e sofferenza per una storia dolorosa. La storia di un ragazzo figlio di famiglia poverissima, bocciato, respinto in nome del merito”. Anche se oggi le condizioni sono notevolmente cambiate, è comunque indubbio come in più situazioni la provenienza familiare, sociale, economica e professionale degli studenti incida (positivamente o negativamente) sulle valutazioni scolastiche. Quindi il “merito”, motivatamente osteggiato dalla scuola di Barbiana, oggi come ieri si accompagna, in alcuni casi, a “respinto”. Tutto l’opposto di “I care”, “me ne importa, mi sta a cuore”, il motto di don Lorenzo Milani. Vorrei sbagliarmi, ma personalmente interpreto l’aggiunta “Merito” alla dicitura del ministero dell’Istruzione come una stoccata critica al metodo scolastico di don Milani. Anche questo governo, soprattutto nel centenario della nascita del priore di Barbiana, dovrebbe – come hanno fatto il Santo Padre e il Presidente della Repubblica – ringraziare don Lorenzo Milani e i ragazzi e le ragazze di Barbiana.

Ti potrebbero interessare anche questi articoli

Conservare la volontà di conoscere e capire anche in un mondo che favorisce la confusione

Quando, ormai quasi sei anni fa, il mondo si ritrovò nella morsa della pandemia, e soprattutto delle misure e limitazioni con le quali si tentò di contenerla, sin dall’inizio la raccomandazione principale fu: non date ascolto alle opinioni improvvisate, fidatevi…Continua a leggere →

Le Crociate di mille anni fa e quelle del nostro tempo: alcune inquietanti similitudini

Dando uno sguardo alle varie piattaforme internet e ai social media, numerosi e martellanti sono i riferimenti al Medioevo in generale, e alle Crociate in particolare, dove appare evidente l’uso politico della storia. Cavalieri dalle pesanti armature sotto il mantello…Continua a leggere →

I fatti di Pozzonovo: quando i bambini vennero usati per motivi di lotta politica

Andrea Colasio ha dedicato una documentatissima ricerca storica ai fatti di Pozzonovo, un evento che tra il 1953 e il 1956 ebbe una grande eco nazionale, con amplissimo rilievo sulla stampa. In sintesi il Parroco di Pozzonovo, raccogliendo e stimolando…Continua a leggere →

La memoria come occasione di perdono e non di vendetta, di dialogo e non di contrapposizione

Discorso in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate pronunciato a Granze domenica 9 novembre 2025, presso il Monumento ai Caduti Vorrei iniziare con alcune parole che ho letto recentemente: “Il punto fondamentale deve essere che subentri alla…Continua a leggere →

Parchi e Viali della Rimembranza: un percorso nella memoria italiana, guidati da un libro del 1923

Durante le vacanze estive a Sottoguda è obbligo, un sabato, andare nella vicina Val Fiorentina a visitare la duecentesca chiesetta di Santa Fosca, con sculture in legno del Brustolon, e poi lì vicino curiosare nel mercatino di Pescul. I banchi…Continua a leggere →