Miliardi per le armi, briciole per l’assistenza

Un’evidente contraddizione sulla pelle dei cittadini più fragili

Anche se la Costituzione stabilisce che l’Italia ripudia la guerra, i Governi (non solo l’attuale) hanno finanziato e finanziano annualmente, con decine di miliardi di euro, nel 2025 circa 32 miliardi, le spese militari. Nell’elenco di queste spese anche miliardi per armi, strumenti destinati a possibili conflitti di morte mascherati come attrezzature di difesa. Invece sul versante delle cure socio-assistenziali per persone (soprattutto anziane) non autosufficienti, solo “pelosa carità con briciole di euro”. Le famiglie, con congiunti non autosufficienti, colpiti dalle patologie invalidanti quali demenza senile e Alzheimer, ricoverati nelle Rsa, sono costrette a pagare mensilmente onerose rette di ospitalità, in media dai 1.500 ai 2.500 euro. Queste patologie, immotivatamente, non sono incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) sanitari o nei Leps per le prestazioni sociali. Ciò determina l’obbligo alla compartecipazione economica per le cure socio-assistenziali e anche, in qualche caso, per quelle socio-sanitarie.

Se il fondo nazionale per la non autosufficienza fosse annualmente finanziato con almeno otto miliardi di euro, il peso finanziario della compartecipazione sarebbe eliminato o comunque ampiamente ridimensionato. Sarà bene e opportuno che la politica italiana che governa il Paese si impegni maggiormente sui versanti della pace; della sanità pubblica; della disabilità e della non autosufficienza. È necessario un costruttivo impegno politico del Governo, del Parlamento, delle Regioni e degli Enti Locali, da concretizzare urgentemente nelle sedi della concertazione, del confronto e della sottoscrizione di accordi con i portatori di interesse: Cgil, Cisl, Uil, Terzo Settore e universo del volontariato. 

Ti potrebbero interessare anche questi articoli

L’impotenza a cambiare le cose non può tramutarsi in rassegnato silenzio

Nel 2024, il premio Oscar per il miglior film straniero è stato assegnato, con unanimità di consensi, al film La zona d’interesse del regista svizzero Jonathan Glazer. Consiste nella rappresentazione, ovviamente ricreata (non è un documentario), della vita quotidiana in…Continua a leggere →

“Il sapere che libera”: al Due Palazzi inaugurato l’anno accademico per studenti detenuti

Un cancello che si apre non solo su un cortile, ma su nuove possibilità di vita. È con questo spirito che si è tenuta l’8 maggio scorso la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico presso la Casa di Reclusione “Due Palazzi”…Continua a leggere →

Quando le montagne erano nere: il vecchio gasometro di Padova

La costituzione dell’Azienda Comunale del Gas, nota anche come Gasometro, fu deliberata dalla Congregazione Municipale di Padova nell’agosto del 1844, affidando la gestione dell’Officina ad una filiale della potentissima Società Lionese che, dal 1ottobre 1847, iniziò ad illuminare la città….Continua a leggere →

Il ruolo culturale e sociale dei musei: Antonio Canova

Possagno, 2260 abitanti, un piccolo e grazioso paese della provincia di Treviso (TV), circondato dalle colline della Marca Trevigiana, a pochi chilometri dalla famosa città di Bassano del Grappa. Ischia di Castro, 2113 abitanti, località suggestiva in provincia di Viterbo…Continua a leggere →

Piero Benvenuti, tra… Elon Musk e le stelle

Su Il popolo veneto di gennaio Paolo Giaretta, nel suo articolo sull’Orchestra di Padova e del Veneto scrive: … mi limito qui a ricordare alcuni eventi che hanno visto come protagonista OPV a servizio di un grande pubblico. Un prodotto…Continua a leggere →